Bomba atomica by Roberto Mercadini

Bomba atomica by Roberto Mercadini

autore:Roberto Mercadini [Mercadini, Roberto]
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2020-05-21T12:00:00+00:00


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Uniti per dividere

Dunque ora la scienza è divisa in due. C’è un progetto per la bomba atomica in America e ce n’è uno in Germania. Da una parte Fermi, dall’altra Heisenberg.

Le scoperte scientifiche, che prima venivano condivise nelle tavole rotonde, nelle conferenze, nei seminari, persino negli spettacolini estivi a Copenaghen, ora sono diventate segreti militari.

Gli scienziati sono separati, ma lavorano allo stesso obiettivo scientifico: disintegrare l’atomo; la qual cosa serve, a sua volta, per mettere insieme un’arma così potente da poter disintegrare ogni cosa. Vale a dire che sono divisi, ma sono uniti. Sono uniti per la disintegrazione totale.

La scissione prosegue a larghe falcate, spezza anche i legami più stretti e duraturi.

Nel 1940 la Germania, la patria di Heisenberg, invade la Danimarca, la patria del suo fraterno amico Bohr (che tra l’altro, ricordiamo, è ebreo).

Lise Meitner e Otto Hahn, i due scopritori della fissione nucleare, sono già divisi da tempo, ma durante la guerra la loro distanza si accentua ancora di più. Mentre Hahn rimane in Germania, a Lise viene proposto di unirsi al progetto per la realizzazione della bomba atomica negli Stati Uniti. Ma lei è una convinta pacifista e respinge l’offerta.

Una parentesi: Lise Meitner è spesso definita “la madre della bomba atomica”. Questa definizione è profondamente ingiusta e, contemporaneamente, profondamente giusta. È profondamente ingiusta perché lei, con coerenza adamantina, si è rifiutata categoricamente di far parte del progetto per la costruzione della bomba atomica. Sulla sua tomba il nipote fece scrivere come epitaffio: “Lise Meitner, una fisica che non ha mai perso la sua umanità”. Ma è giusta nel senso che le attribuisce un ruolo di prima grandezza fra gli scienziati coinvolti nell’intera vicenda (Fermi, Szilárd, Bohr, Heisenberg, Hahn ecc.). Una grandezza che in vita non le è mai stata riconosciuta: Lise Meitner non vincerà mai il premio Nobel.

Se non fosse stato per il rifiuto di Lise, anche lei e Hahn si sarebbero ritrovati su fronti opposti.

La divisione è così capillare che arriva anche a minare l’unità del singolo individuo. Prendiamo Fermi. Chi è per gli americani? Be’, è lo scienziato geniale a cui è affidato il progetto segretissimo della bomba atomica. Certo, è assistito dall’amico Szilárd, ha reclutato altri giovani fisici; ma è lui a guidare le operazioni. Dunque è una persona nella quale gli Stati Uniti ripongono la massima fiducia. Ma, contemporaneamente, è uno straniero; per la precisione un italiano: dunque, in teoria, è un nemico (gli Stati Uniti entrano in guerra nel ’41 schierandosi contro l’asse Italia-Germania-Giappone). È un soggetto di cui non ci si può fidare e su cui la polizia federale indaga.

Ecco il rapporto dell’FBI datato 13 agosto 1940:

A quanto pare ha lasciato l’Italia per il fatto che sua moglie è ebrea. Ha vinto il premio Nobel. I suoi conoscenti ne apprezzano la personalità e hanno una grande ammirazione per la sua intelligenza. Sicuramente è fascista. Prima di coinvolgerlo in progetti di natura segreta, si suggerisce di svolgere un’indagine molto più approfondita. Non si raccomanda l’impiego di costui su lavori segreti.



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